Cose che sto imparando #7: a proposito di punti neri...

Buon 2017! Sono stata un po' assente dal blog, ma prima di inondarvi di post arretrati, per farmi perdonare, comincio subito con un post della mia rubrica-diario sulla cura della pelle che vi piace tanto e stavolta ho deciso di parlare di....punti neri.

Tante persone, io stessa in passato, credono che avere una pelle con punti neri significhi avere una pelle mista-impura. Negli ultimi anni, mi sono sempre più resa conto che le cose non stanno esattamente così.
In questo post parlerò di punti neri su una pelle diciamo "normale", quindi se avete problemi ormonali, siete adolescenti, avete un ovaio policistico, avete allergie alimentari è inutile che continuate a leggere questo post sperando di trovare la soluzione per voi che non arriverà fin quando non andrete da un medico.
Detto questo, per prima cosa, è bene ricordare che le classificazioni delle linee cosmetiche in tipologia di pelle (secca, mista, grassa etc.) sono una comoda semplificazione e  una questione di marketing.
Certamente qualche punto nero è quasi fisiologico nella stragrande maggioranza delle persone, soprattutto nella zona T (mento-fronte) e anche qualche brufoletto ogni tanto, vuoi per il ciclo o per qualche giorno di alimentazione dissoluta.
Inoltre,  difficile avere una pelle sana se non si praticano alcune regole fondamentale di uno stile di vita sano: un'alimentazione il più possibile priva di prodotti industriali, mangiare cibi freschi e possibilmente a km0, tenere in ordine il proprio intestino (è fondamentale!), abolire trucchi con siliconi e paraffine, usare cosmetici il più possibile ecodermacopatibili.
Quindi, una volta che sono passata ad uno stile di vita "sano" e ho cominciato ad usare cosmetici interamente naturali, la situazione della pelle è migliorata, ma non fino a quando ho continuato a credere di avere una pelle grassa...e infatti era asfittica (a furia di sgrassarla e poi nutrirla per evitare le pellicine in superficie...sulla mia storia troverete vecchi post).
Quando poi ho ristabilito l'equilibrio della mia pelle (e curato le mie allergie dall'interno, con l'aiuto di medici specialistici) mi sono ritrovata con una pelle oramai di una over 35 che oggi ha due principali ordini di problemi: melasma-iperpigmentazione e punti neri.
Se sulla questione macchie e melasma dovrei scrivere un post a parte, oggi ho deciso di parlare della questione punti neri e di cosa ho imparato in questi anni. Quindi, partendo dal presupposto che la mia pelle è sensibile-reattiva e che tutte le altre manifestazioni (macchie, punti neri, etc.) sono solamente collaterali,  anche perché la pelle ha una memoria e io l'ho trattata male per anni, ecco quanto ho imparato finora io, nella mia esperienza soggettiva:
- non tutti i punti neri sono uguali e inutile cercare di "forzare" quelli che stanno sotto pelle, rischierete solo ferite e quindi poi macchie.
- inutile cercare di "forzare" i punti neri con pulizie del viso o atti meccanici che sono comunque "violenti" soprattutto se avete la pelle delicata
- bisogna fare attenzione anche ai bagni di vapore perché comunque dilatano i capillari
- acidi, prodotti che rinnovano la pelle etc. creano spesso più danni a lunga durata che benefici a breve termine
- inutile anche fare continui scrub che fanno solamente sì che magari riusciate a togliere la punta del punto nero ma non la parte più profonda. E' del tutto controproducente anche la recente mania dell'esfoliazione
- negli anni ho imparato che la cosa migliore è non toccarli per niente. Io oramai evito anche maschere o qualsiasi trattamento meccanico; prediligo, al bisogno, un peeling enzimatico una tantum che riduce le dimensioni dei punti neri. Se, invece, esco dalla doccia e il vapore naturale dell'acqua ha fatto sì che qualcuno sta per fuoriuscire da solo, lo "aiuto" delicatamente con i polpastrelli (no le unghie!) coperti da due dischetti di cotone. Tendenzialmente oramai evito proprio di toccarli.
- come ho raccontato in altri post, la detersione mattina e sera è fondamentale, ma deve essere dermocompatibile, ad esempio, con il  latte detergente (vedi come). Lasciare la pelle morbida e ben idratata farà sì che i punti neri escano da soli e saranno comunque di meno e più piccoli.
- la pelle- è bene ricordare- ha una parte di acqua e una di "grassi" e servono entrambi, anzi una pelle sana è data proprio dal fatto che queste due componenti siano in equilibrio. Pertanto, nella scelta della propria skincare, in base anche alla propria età anagrafica e al clima atmosferico del posto in cui si vive, bisognerà scegliere creme che incrementino quella o quell'altra componente. In entrambi i casi, è importante bere acqua, almeno 2 litri al giorno
-se avete punti neri non è detto che siano perché la vostra pelle è grassa, magari semplicemente non la state detergendo correttamente, forse utilizzate creme troppo nutrienti e poco idratanti; probabilmente- come sto notando io in questo periodo della mia vita- i punti neri, che sono una forma di ossidazione, derivano da una pelle che ha bisogno di prodotti antiossidanti, sia attraverso la cosmesi, sia attraverso alimentazione, soprattutto se si vive in città con smog e si è fumatrici (io per fortuna non lo sono, ma se lo siete cercate di smettere).
Tutte queste cose le ho imparate sulla mia pelle, osservandola e ascoltandola.
Ognuno deve fare la propria esperienza, ma spero che questi miei post possano essere uno spunto per guardare la pelle da altre prospettive...insomma, mangiate bene,  respirate correttamente (anche da questo deriva l'ossigenazione della pelle), scegliete la corretta skincare...e vogliatevi bene, sorridete sempre:-)

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